Perché la cicatrice deve essere trattata manualmente.
Come ogni cicatrice profonda anche quella da taglio cesareo crea zone di fissazione che, in questo caso, fanno ruotare il bacino e causano un’alterazione del sistema fasciale che svolge un ruolo fondamentale sulla postura.
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Il sistema fasciale (tessuto connettivo che avvolge ogni organo, vaso, muscolo, osso del nostro corpo) può essere immaginato come una “pellicola” sotto pelle che percorre tutto il corpo dall’alto al basso e dall’interno all’esterno, senza interruzione.
La cicatrice da cesareo causa una variazione di tensione della fascia addomino-pelvica con punti di fissazione che portano il bacino in rotazione, stirando la muscolatura lombare e causando lombalgia.
Provate ad indossare una maglia molto aderente, pizzicarla con le dita sopra l’osso pubico (zona del taglio) e tirarla ad esempio verso destra. Vi accorgerete che le fibre della maglia si accumuleranno sulla destra e si stireranno sul lato sinistro fino al fianco e alla schiena; vi verrà voglia di assecondare la tensione della maglia e ruotare il bacino verso destra.
Questo è quello che accade alla vostra postura in seguito al parto con taglio cesareo, quando la cicatrice non è stata adeguatamente trattata, rilasciata, massaggiata nei mesi successivi al parto.
Con il passare del tempo infatti, questa continua tensione crea blocchi e difficoltà di movimento della zona lombare e del bacino. Si manifesta con la sensazione di “schiena rigida” nonostante il pilates, lo yoga e lo stretching.
Anche in questo caso affidarsi, dopo il parto, ad un’osteopata specializzata è fondamentale per prevenire o tornare a stare bene!
Con tecniche manuali “esterne” e delicate verranno trattate le cicatrici e le eventuali aderenze. L’eliminazione delle tensioni, associate a tecniche specifiche per ridare mobilità al bacino e alla colonna lombare, sono necessarie per eliminare questo tipo di mal di schiena.
Elisabetta Benappi, specializzata in osteopatia in gravidanza